Lisbona

  • GIORNO 1: Lisbona Rossio
  • GIORNO 2: Belem
  • GIORNO 3: Sintra

    Alloggio 3 notti Hotel Almirante €50/notte                                              www.masahotel.com

GIORNO 1 – LISBONA:

In questo viaggio, decido insieme a mio papà e un mio amico di ritornare a Lisbona, città che adoro che volevo condividere con loro.

Essendo la seconda volta per me, decido di aggiungere alla visita della città anche Sintra, un sito patrimonio dell’UNESCO che si raggiunge facilmente in giornata in treno da Lisbona.

Farsi un’idea di Lisbona in 2 giorni non è impossibile, perché questa città non è eccessivamente grande e dispersiva, e le proprie attrattive non sono distanti l’una dall’altra.

Arrivati all’aeroporto e preso un taxi ci facciamo portare al nostro hotel, l’hotel Almirante che già avevo utilizzato nella passata visita di questa città.

Usciamo a piedi direzione centro, che si raggiunge con una camminata di 15 minuti dal nostro hotel.

Arriviamo a Pra¢a Don Pedro IV conosciuta anche come “Rossio” (Figura 1) dal nome del quartiere che si trova nella città bassa (Baixa).

La piazza è davvero suggestiva, al suo interno svetta il teatro Nacional de Dona Maria e anche la stazione ferroviaria del Rossio (dove prenderemo il treno per Sintra).

Dopo averla gustata e fotografata per bene, ci dirigiamo verso sud, quindi verso il fiume Tago prendendo “Rua Augusta”. (Figura 2)

Questa via pedonale è una delle principali di Lisbona con una moltitudine di ristorantini, venditori ambulanti e negozietti per turisti.

Circa a metà di questo vialone svoltiamo a destra e arriviamo su “Rua de Santa Justa”. Qui vogliamo visitare uno dei simboli di Lisbona , “l’Elevador de Santa Justa”. (Figura 3)

Questa struttura neogotica fu costruita nel 1898 e la sua inaugurazione avvenne nel 1901.

Quest’ascensore ci porta da “Rua de Santa Justa” dove si trova la biglietteria fino al “Largo do Carmo”.

Questa città è costruita su colli, quindi si trovano spesso questi posti chiamati “miradouro” dove poter vedere la città dall’alto.

Il costo per tratta è di € 1.30 ma essendo in possesso della Lisbona card è completamente gratuito.

Salendo l’ascensore dal quartiere della Baixa arriviamo nel quartiere del Chiado. (Figura 4)

Qui decidiamo di visitare un’altra attrattiva molto famosa di questa città:  il convento do Carmo. Questo convento appartiene all’ordine delle carmelitane, la sua chiesta che all’epoca era la più grande chiesa gotica della città, venne distrutta dal terremoto del 1755 e rimane tuttora uno dei principali ricordi del disastro che colpì Lisbona.

Dopo aver goduto di questa splendida vista, facciamo ritorno su Rua Augusta, arrivando nella piazza principale di Lisbona cioè “ Pra¢a do Comércio”. (Figura 5)

La piazza è ancora comunemente conosciuta come Terreiro do Pa¢o (Piazza del palazzo) poiché qui si ergeva il Palazzo Reale Ribeira il quale poi fu distrutto dal tristemente famoso terremoto di Lisbona del 1755.

Dopo questo avvenimento la piazza fu completamente rifatta come parte del quartiere della “Baixa” su ordinazione del Primo Marchese di Pombal. La piazza fu susseguentemente chiamata Pra¢a do Comércio per indicare la sua nuova funzione nell’economia di Lisbona.

Al centro della piazza svetta la statua equestre di Re Giuseppe I, inaugurata nel 1775. Questa statua in bronzo, la prima statua monumentale dedicata ad un Re in Lisbona, fu realizzata da Joaquim Machado de Castro, il più famoso scultore portoghese dell’epoca.

Visitata questa splendida piazza ci dirigiamo verso Rua do Arsena e arriviamo nella “Pra¢a do Municipio”, dove vi è il Municipio della città.

Decidiamo di fermarci per uno spuntino lungo Rua Augusta.

Dopo esserci riposati e rifocillati, andiamo a visitare un altro quartiere storico della capitale portoghese, cioè l’Alfama. (Figura 6)

Il modo migliore per visitare questo storico quartiere di Lisbona è prendere il tram 28 il quale si arrampica lungo quest’ultimo.

Il tram 28 è un simbolo della città, e salirci per visitare Lisbona è davvero interessante.

In alcuni punti il tram passa proprio a fianco delle case visto che la larghezza dei vicoli in certi punti è di 4 m con una pendenza del 14 %.

Questo quartiere mi ricorda molto Napoli, con panni stesi ad ogni balcone, auto parcheggiate in modo impossibile e l’atmosfera di un luogo molto popolare.

L’Alfama è l’unico quartiere di Lisbona che è sopravvissuto al terremoto del 1755 che distrusse tutta la città.

Con il tram N. 28 (Figura 7) che prendiamo nella Baixa ci ci facciamo lasciare al Miradouro de Graca. (Figura 8)

Questo punto panoramico ci fa godere di una bella vista su tutta la città e le foto si sprecano.

Li vicino visitiamo la la chiesa di “Nossa Senhora de Gra¢a”, che faceva parte di un grande complesso religioso oggi in gran parte occupato da una caserma.

Ma il nostro obbiettivo è salire in direzione del castello de Sao Jorge ma prima ci fermiamo ad un altro punto panoramico, “Miraduro de Santa Luzia.

Il muretto che scorre lungo questo punto di osservazione è decorato con i famosi “azulejos”, vigne rampicanti e bouganville, che fanno di questo posto un luogo pieno di fascino, ideale per una sosta prima di riprendere la salita direzione castello.

Dopo aver attraversato le stradine che portano al Castello, incontrato piazzette, anziani che giocavano a carte fuori gli usci delle case o nelle piazzette, arriviamo alle mura massicce del Castello di Sao Jorge. (Figura 10) Non resta molto di quello che venne costruito dai Visigoti nel V secolo e poi trasformato in fortezza dai Mori nel IX secolo, fino ad essere riconquistato dai Cristiani nel 1147.

Questo castello merita una visita soprattutto per la vista che si gode dalle sue mura.

Visitato il castello, e riposati un po’ nel parco e goduto della splendida vista di Lisbona dall’alto ridiscendiamo per andare a vedere il convento “Sao Vicente de Fora”, (Figura 11) la più antica chiesa cittadina, dedicata a San Vincenzo.

Prima d’entrare merita una visita il grande chiostro a destra, in cui gli splendidi azulejos colorati rappresentano le favole di La Fontaine.

Siamo fortunati e li vicino troviamo “Feira da Ladra”, il mercatino delle pulci più famoso di Lisbona. È davvero interessante far due passi con la gente del posto.

La giornata è stata davvero piena, facciamo rientro in hotel ci riposiamo e usciamo per la cena. Decidiamo di far tappa nella piazza Rossio dove c’è un barettino famoso per la ginginha, un liquore alla cicliegia che i lisbonesi bevono come aperitivo.

Un tocco di vita lisbonese che ci piace.

Prima di cena oltre alla veloce ginginha decidiamo di prendere la funicolare (Figura 12) che ci porta sulla terrazza panoramica (Miradouro de Sao Pedro) (Figura 13) con una splendida vista sull’Alfama, soprattutto sul Castello di Sao Jorge.

Il belvedere da Sao Pedro ha una doppia vita, proprio come il Bairro Alto.

Di giorno è una specie di oasi di tranquillità, in cui i protagonisti sono i turisti e le loro macchina fotografiche, la notte, invece, le panchine diventano il regno dei giovani che qui vengono a parlare, giocare a carte e bere una birra.

Fatte altre foto e vista la città da un’altra prospettiva ci rechiamo all’interno del Barrio Alto Hotel in Praça de Camoes e saliamo in cima alla terrazza roof.

La terrazza è davvero splendida con vista sulla città, ci godiamo l’aperitivo e lo spettacolo di Lisbona vista in notturna dall’alto.

Decidiamo di cenare nel quartiere Barrio Alto che si trova vicinissimo in una “tascas” locande tipiche portoghesi e di lasciarci incantare dalle specialità lusitane.

Finito cena, essendo questo quartiere anche famoso per la vita notturna, decidiamo di fare un giro di bere qualcosa e rientrare in hotel.

GIORNO 2: LISBONA – BELÈM

Fatta una buonissima colazione in hotel inclusa nel prezzo decidiamo oggi di visitare il quartiere di Belem e quindi la visita alla sua torre il simbolo della città (la torre di Belem) e il “Mosteiro dos Jeronimos” (Figura 2).

Questo quartiere, un tempo quartiere periferico dalle cui rive partivano le navi dei grandi commerci portoghesi, e ora praticamente inglobato dal nucleo urbano.

Lo raggiungiamo facilmente in treno dalla stazione di Cais do Sodré (vicino a Praca do Comercio.

Questo quartiere si trova nella parte occidentale, poco dopo il grande Ponte 25 de Abril.

A piedi percorriamo tutto il vialone lungo il fiume Tago.

Arriviamo al il Mosteiro dos Jeronimos capolavoro dell’arte manuelina, fondato nel ‘500 e dichiarato dall’Unesco Patrimonio dell’Umanità.

Figura 15 – Mosteiro dos Jeronimos

Entriamo a visitare, all’interno troviamo, tra le tante vestigia, tombe di monarchi, la tomba di Vasco de Gama, e dei poeti Camoes e Pessoa (quest’ultima nel bellissimo chiostro).

Adiacenti al monastero ci sono il Museo di Archeologia e il Museo della Marina che però saltiamo.

Dopo un paio di ore riprendiamo il cammino, ad 1 km dal monastero c’e’ la Torre di Belem capolavoro dell’arte manuelina e simbolo cittadino, costruita nel ‘500 dentro il fiume, ex punto di avvistamento (dai suoi 35 m di altezza-ingresso a pagamento- si gode un bel panorama sul Tejo e sulla città).

A fianco c’è il Monumento alle Scoperte, massiccio monumento di 50m, sporgente sul Tago, costruito nel 1960 per celebrare le grandi scoperte portoghesi, raffigurate anche sul pavimento adiacente.

Si è fatta quasi ora di pranzo e non possiamo non passare tornando indietro nel quartiere di Belem dalla miglior pasticceria della città, L’Antiga Confeitaria de Belem, che tra l’altro è da vedere anche solo per la bellezza dei suoi saloni adornati da splendidi azulejos.

Qui assaggiamo i famosissimi pasteis de Belém (Figura 16) tipici dolcetti del sec. XIX, fatti di crema e pasta sfoglia.

Dopo esserci riposati e aver assaggiato queste delizie, rientriamo nel pomeriggio in città, e decidiamo d’andare alla scoperta del “Barrio alto” in quartiere alto, che abbiamo visto ieri sera.

Dopo averlo visitato di sera, per la sua famosa vita notturna non ci resta che visitarlo in tutta la sua bellezza durante il giorno e perderci nei suoi vicoli così caratteristici.

Avendo già preso per salire dal centro l’elevador da gloria decidiamo di provare l’altro famoso elevador che porta al quartiere alto e cioè la “l’Ascensor da Bica”, la quale è stata aperta il 28 giugno del 1892.

Parte da Rua da Bica per 245 m fino a Rua S. Paulo.

Nel 2002 è stata iscritta come monumento nazionale.

Giunti in questo quartiere visitiamo la chiesa di Sao Roque datata fine 500’ danneggiata dal terremoto del 1755 ma particolare per la sua decorazione interna molto ricca.

La parte più bella e più famosa di questa chiesa è sicuramente la cappella dedicata a San Giovanni Battista una delle più belle al mondo.

Stanchi ci dirigiamo in hotel per rigenerarci e prepararci per la serata.

Optiamo per un aperitivo in un locale che avevo letto sulla guida che si trova in un luogo estremamente affascinante e romantico.

Questo luogo si trova al Miradouro do Sta Catarina conosciuto anche come Adamastror vicino all’Elevador da Bica (Figura 18) e il locale si chiama Noobai cafè. (http://www.noobaicafe.com/) (Figura 17)

L’ambiente è davvero ottimo, e la vista su Lisbona lascia a bocca aperta.

Decidiamo dopo l’aperitivo con un taxi d’andare a cena nella zona delle dochas nel quartiere dell’Alcantara per cenare in uno dei tanti ristoranti presenti e poi fermarvi per bere un drink.

Questa zona proprio sotto il ponte 25 de Abril è stata riqualificata ed ora è una delle zone più frequentate di Lisbona la sera.

I dochas sono le vecchie rimesse delle barche.

La cena a base di pesce risulta ottima, beviamo qualcosa in uno dei tanti locali e rientriamo per la notte.

GIORNO 3: LISBONA – SINTRA

Sveglia di prima mattina, quest’oggi da programma vogliamo visitare Sintra. Questa cittadina di 16’000 abitanti fa parte del distretto di Lisbona ma soprattutto è patrimonio dell’umanità.

Sintra deve la sua notorietà ai numerosi palazzi tra cui tre palazzi nazionali.

Il palazzo National, il cui nucleo centrale gotico risale al 14th secolo, il castello do Mouros, costruito dagli arabi nel 8th secolo e il palazzo da Pena.

Arriviamo nella piazza Rossio, li vicino c’è la stazione dei treni, prendiamo il treno che in 40 min ci porterà a destinazione per 1.40€.

Arrivati, scendiamo dal treno i turisti sono molti, prendiamo subito un bus che ci porterà a visitare i luoghi di Sintra.

Questo bus fa avanti e indietro dalla stazione e al costo di 4.50 € prendiamo il bus nr. 434.

Visitiamo subito il Palacio da Pena, complesso architettonico costruito nel 1840 – 50 su progetto dell’architetto Ludwig von Eschwege per il principe consorte Ferdinando marito di Maria II Regina del Portogallo dal 1826 al 1828.

Bisogna fare una salita per raggiungere questo palazzo ma sicuramente ne vale la pena.

Più in basso rispetto al palazzo vi è il castello do Mouros.

Qui godiamo di una vista eccezionale sulla città di Sintra ma anche sul palazzo da pena che si trova poco più in alto.

Scendiamo dalla collina e ci dirigiamo nel centro di Sintra dove visitiamo il Palazzo Nazionale, oggi di proprietà dello Stato e fa parte anch’esso dei Patrimoni dell’umanità, in stile mediavale, gotico e manuelino non potrete non notare questo palazzo dalle forme fantasiose.

Pranziamo nel nucleo storico di Sintra, ovviamente pieno di ristorantini tipici e di molti negozietti.

Nel tardo pomeriggio riprendiamo il treno e raggiungiamo Lisbona.

Rientriamo in hotel per un riposino, la sera abbiamo riservato in un ristorante famoso nel quartiere Barrio Alto, il 100 Maneiras.

Arriviamo al ristorante, che già avevo scoperto nella prima visita di Lisbona, entriamo e la particolarità è che il cameriere vi chiederà cosa non mangiate o a cosa siete allergici, infatti c’è un menu fisso. Le portate sono tante e ad ogni portata il cameriere vi racconterà il piatto. La cena risulta buonissima e la serata passa in un baleno.

Essendo nel Barrio Alto dopo cena beviamo qualcosa e verso mezzanotte rientriamo in hotel.

Questa è l’ultima serata a Lisbona, che anche questa volta non si è smentita, città davvero stupenda, a misura d’uomo che si può tranquillamente visitare in 2/3 giorni.

Per quanto mi riguarda, rimane una delle mie capitali europee preferite.

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